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Perchè la Camera penale di Trento è dedicata a Michele Pompermaier?

"Era nato per essere Avvocato penalista e infatti l’istinto naturale alla difesa, nel processo, di chiunque povero o ricco che fosse, emarginato o socialmente affermato, lo aveva nel sangue.

Era nato a Tesero, nelle splendide Dolomiti della Valle di Fiemme, e di quella terra aveva il vigore e la fierezza nella fisicità e anche nella voce profonda che modulava con la sensibilità della sua intelligenza, con piena conoscenza delle leggi e della tecnica difensiva del penalista.

Difese chiunque, in cento e cento processi, ed è rimasto nella storia individuale e collettiva della nostra Avvocatura perché il dover essere della professione, la deontologia dell’ Avvocato penalista, era dentro di lui e la comunicava con l’esempio.

Sempre riusciva a conciliare, quasi di istinto e in modo perfetto, la difficoltà di difendere senza compromessi l’autore del crimine e rispettare al tempo stesso la vittima del reato, e al contrario, quando era difensore della persona offesa, mai infieriva insensatamente contro l’imputato.

Parimenti, di istinto ed in modo perfetto attraversava la ruvida difficoltà di bilanciare la fedeltà al patrocinio del proprio assistito e la fedeltà al rispetto delle leggi dello stato.

Non sopportava la mancanza di lealtà, i sotterfugi meschini, piccoli o grandi che fossero, e il servilismo al potere e quando ciò accadeva non nascondeva nè conteneva quella rabbia sincera che esprimeva con linguaggio crudo e realistico.

A suo modo, era una persona “magica”:in aula ne sentivi la presenza pur quando non lo avevi visto entrare.

Esemplare fu l’impegno, e la passione di penalista vero, che profuse anche nella difesa delle vittime del suo paese natale, Tesero, ove alle ore dodici e ventidue minuti del diciannove luglio 1985, i bacini della miniera di Prestavel precipitarono uno sull’ altro e sfondarono a valle causando 269.morti.

E’ rimasto, Michele Pompermaier, nella storia individuale e collettiva della nostra Avvocatura perché coniugò in modo esemplare l’equazione vita/lavoro , nell’ equazione vita/avvocato penalista.

Ha lasciato traccia profonda anche perché nel processo penale mai scordava le contraddizioni e le sofferenze umane sottese; pure da ciò traeva la straordinaria energia spesso richiesta agli Avvocati penalisti quando la verità processuale si allontana sfavorevolmente dalla verità storica che si vuole provare.

Ne ricordo, infine, una frase che spesso mi ripeteva: “Ciò che ci distingue, fra Avvocati, è la diligenza”.

Di sé, avrebbe potuto dire molto, molto, di più ma era troppo intelligente per aggiungere altro."

(Avv. Adolfo De Bertolini)